X FACTOR 2024, LA RECENSIONE DEL TALENT SKY: LA MUSICA (PER ORA) È DAVVERO CAMBIATA
X Factor diventa maggiorenne e per l’edizione numero 18 Sky dimostra di voler puntare ancora sul format rinnovando giuria e conduttrice.
Francesca Michielin cede il passo a Giorgia alla conduzione e in giuria arrivano Achille Lauro, Paola Iezzi e Jake La Furia al loro debutto assoluto in giuria,insieme al ritrovato Manuel Agnelli ,che torna per la sua sesta avventura dietro il tavolo tanto temuto dai concorrenti.
Altra grande novità di questa edizione, per la prima volta in assoluto, è la location scelta per la finalissima che si terrà in esterna nella magica cornice di piazza del Plebiscito a Napoli.
Una scelta, probabilmente , studiata anche per togliere al programma quell’allure leggermente snob che lo ha fin qui contraddistinto portando tutto il cast in un contesto che offre un’esperienza unica sia per i cantanti che per il pubblico con sensazioni ed atmosfere completamente differenti rispetto a un live indoor, creando senza dubbio una maggiore scarica emotiva .
Si punta quindi ad “eventizzare” la serata che proclamerà il vincitore nella speranza che abbia maggiore fortuna dei suoi ultimi predecessori (dobbiamo tornare all’edizione 2017 con il secondo posto dei Maneskin per trovare qualcuno capace di sfondare e resistere nel mercato discografico).
X Factor ha sempre cercato di prendere le misure da altri talent della stessa portata volendo essere “cool” a tutti i costi.
Sia chiaro che questo non sia un male, anzi, nel piattume di nuovi talenti omologati che ogni anno vengono fuori sul mercato si è cercato di puntare a un pubblico più di nicchia. Ma quanti di voi ricordano(senza andare troppo nel passato),a distanza di un solo anno ,la vincitrice dell’ultima edizione Sarafine? Brava, cool, attualissima ma poi? Di lei si sono perse le tracce.
E qui sta il nodo più grande che X Factor 2024 dovrà sciogliere : selezionare un’artista in quanto tale o come un prodotto musicale che deve vendere? Ai giudici l’ardua sentenza!
Ulteriore nuovo ingresso nel meccanismo delle auditions e’ l’introduzione dell’Xpass. Ogni giudice ha la possibilità di portare direttamente alla fase successiva un concorrente senza il bisogno del si degli altri giudici , bypassando così la normale selezione.
Di certo questo metterà più pepe alla competizione.
Trascorse le prime due puntate di auditions (ne manca una terza e poi saremo catapultati nelle blind auditions) la prima cosa che balza agli occhi è la sorprendente complicità che traspare tra i giudici.
Manuel Agnelli, attentissimo ai tempi televisivi, ci tiene a ribadire di non essersi “mai trovato così bene”. E infatti si diverte e interagisce con gli altri giudici come non mai.
Una bella sintonia reciproca, ma staremo a vedere quando la gara entrerà nel vivo, se tutto questo “volemose bene” continuerà ad esistere.
Achille Lauro cerca “l’unicità” e appare il più a fuoco nella ricerca di talenti che si avvicinano a quanto da lui cercato.
Vive in un Iperuranio tutto suo dal quale scende per dire poche parole ma dirette e senza fare sconti a nessuno. Apprezzabilissimo quando stoppa sul nascere ogni forma di sentimentalismo prima di un esibizione invitando i concorrenti a concentrarsi sulla performance.
Jake la Furia appare come il “gigante buono “e il perfetto compagno di giochi. Ma verso i concorrenti è deciso e schietto. Come Lauro sa che tipo di artista vuole nella sua squadra.
Proiettato nella scena urban, dopo un esibizione in cui il “talento”scoppia in lacrime afferma che : «Io ho sempre un po’ paura delle persone che vivono la musica in modo così viscerale, da stare male, da dovere salvare la musica».
Sarà una grande rivelazione. E a proposito di rivelazioni ,ecco l’unica donna al tavolo: Paola Iezzi.
All’annuncio della sua partecipazione tra i giudici non si sono sprecati i giudizi sulla sua mancanza di conoscenza musicale che andasse oltre i suoi succesi in coppia con la sorella Chiara.
In pochi forse sanno che e’ anche una bravissima d.j. e producer. Insomma oltre a “vamos a bailar”o “furore” c’è molto di più. Paola sfodera una cultura musicale a 360 gradi ,dimostrando una larghissima competenza unita a una travolgente simpatia.
Attendiamo Giorgia alla conduzione vera e propria durante i live ma fin qui è promossa a pieni voti per il suo modo misurato di stare sul palco e soprattutto per la sua empatia con i concorrenti nel backstage ,sempre pronta a consigliarli e a spronarli.
I dati di ascolto della premiere e del secondo appuntamento dimostrano che il pubblico ha gradito ,facendo salire gli ascolti di un + 36% rispetto allo scorso anno.
Insomma se il buongiorno si vede dal mattino questa edizione potrebbe essere ciò di cui X Factor ha bisogno :una boccata di vero ossigeno dopo varie edizione che si sono stancamente susseguite.
Non ci resta che attendere il banco di prova dei live per scoprire se la musica è veramente cambiata.
A cura di Michele Villani