LUISELLA COSTAMAGNA SI SFOGA CONTRO SELVAGGIA LUCARELLI E MINACCIA AZIONI LEGALI
Basta fare un giro sui social e vedere il clima di odio, di violenza e di calunnie contro (quasi) tutti i membri di Ballando con le Stelle, a partire da Carolyn Smith letteralmente bersagliata non di critiche costruttive ma di attacchi vergognosi dove si ripete fino allo sfinimento che l’unica persona che si salva a Ballando è Selvaggia Lucarelli. Poi si passa alla vincitrice, Luisella Costamagna, riempita di insulti dopo che la Lucarelli ha sentenziato che non ha meritato la vittoria. Ora la Costamagna dice basta e si sfoga con un post su Facebook, minacciando azioni legali.
LUISELLA COSTAMAGNA CONTRO SELVAGGIA LUCARELLI: LO SFOGO SOCIAL
“Ho partecipato a “Ballando con le stelle” per ballare. Perché è un bel gioco. L’ultima cosa che mi interessava era fare polemica. Ora mi guardo attorno e scopro che per qualcuno (non per tutti per fortuna, ma è una minoranza rumorosa) non si tratta di un gioco ma di una guerra, il ballo non conta e l’essenziale è proprio la polemica.
D’accordo, siamo il Paese del processo del lunedì e dell’appello del martedì e via così per ogni santo giorno della settimana. E tutti sappiamo per esperienza d’infanzia che, quando finalmente hai un bel giocattolo, arriva sempre qualcuno che te lo vuole rompere. Le critiche e il dissenso sono legittimi, per carità.
A differenza di altri, non ho mai cancellato dai miei profili social nessun commento, nemmeno i più turpi. (A margine: ho pazienza grande ma non infinita, quindi le prossime ingiurie gravi comincio a girarle direttamente al mio avvocato, promesso). Ma posso non tapparmi le orecchie di fronte all’insulto, alla calunnia, a chi offende perfino i miei cari sui loro profili? Ascolto volentieri il dissenso, non la spazzatura.
La foto che ho pubblicato ieri, peraltro, ferma un momento ben preciso della finalissima: quello in cui da circa mezz’ora, con me e Pasquale impalati al centro della pista, si discuteva e si litigava non già sulla qualità del mio ballo, come sarebbe stato sacrosanto, ma sul mio diritto a essere lì in quel momento, diritto sancito dal regolamento del programma. Un po’ come se un guardalinee, all’improvviso, fermasse la finale di Champions per mettere in discussione, che so, la regola del fuorigioco. Non potevo ascoltare oltre.
È esattamente questo il punto: negare l’evidenza. C’è un regolamento, accettato e sottoscritto da tutti all’inizio del programma. È lo stesso regolamento che ha decretato classifiche ed eliminazioni durante tutte le puntate. Il verdetto della giuria di qualità fa media con il giudizio dei social (che, per inciso, non è il giudizio “del pubblico“, cioè di 4 milioni di telespettatori: è per l’appunto il giudizio degli utenti social, in cui cui tra l’altro ogni concorrente parte avvantaggiato o svantaggiato a seconda dei suoi pregressi bacini di follower).
È un fatto aritmetico. Banalissimo. Esattamente come il meccanismo del ripescaggio: eliminati e ritirati sono tenuti a parteciparvi. Fine delle discussioni. Senza contare che, mentre altri concorrenti seguivano il percorso di ballo di puntata in puntata che ora legittimamente rivendicano, io seguivo un percorso quotidiano fatto di fisioterapia, rieducazione e allenamenti, di cui non ho parlato perché non amo lamentarmi. Questo solo per rispondere a chi ha parlato di “comodità” e di “riposo”.
Ecco i fatti. Anzi, no, ne manca uno. Gli esagitati non sono riusciti a mettere da parte gli altri. Quelli che da quasi tre giorni ci stanno esprimendo in tutti i modi affetto, solidarietà, incoraggiamento, complimenti per come abbiamo ballato. Sì, perché eccome se abbiamo ballato.
A tutti voi, a Milly Carlucci e a tutta la super squadra di Ballando con le stelle, alla giuria, al mio insuperabile maestro Pasquale La Rocca, ai concorrenti che hanno gareggiato con impegno, grazia e onore, un immenso GRAZIE. E che sia un anno strepitoso. Pace”.