ROBERTO ALESSI, DIRETTORE NOVELLA 2000: “BARBARA D’URSO RIMANE A CANALE 5. FAZIO? NON È CERTO UNA VITTIMA” (ESCLUSIVA)

Roberto Alessi, il direttore di uno dei settimanali più famosi e letto in Italia, Novella 2000, si racconta a BubinoBlog. Dagli inizi nel mondo del giornalismo al commento sull’uscita di Fazio dalla Rai. Fino alla conferma di Barbara d’Urso che rimarrà uno dei volti di punta di Canale 5. Ecco l’intervista rilasciata al nostro Luca Germanò.

Come è nata la sua passione per il giornalismo?

Ho iniziato per caso. Avevo fatto Brera e avevo iniziato a disegnare per alcuni giornali perché al tempo si usava molto avere delle illustrazioni. Ho iniziato a scrivere i titoli, a inserire i titoli negli impaginati, poi i sommari e le didascalie fino a quando mi sono ritrovato a scrivere interi articoli. Al tempo avevo 18 anni e mi dovevo mantenere da solo. Si guadagnava bene e ho continuato. Così quello che era un lavoro trovato per caso è diventato una passione.

È il direttore di Novella 2000, uno dei settimanali più venduti in Italia. Come si prepara un numero e quando si chiude prima della pubblicazione?

Durante la settimana cerco notizie. Ho la fortuna di avere molti contatti, parlo con amici, anche con mia moglie Betta Guerreri (firma una linea con il marchio Gio’ Guerreri, ma è la mia prima collaboratrice da un certo punto di vista visto che parlo prima con lei). Insieme alle persone che lavorano con me (Massimo Murianni, Carlo Faricciotti, Paolo Bosani, Michele Migliarini), cerchiamo tutto ciò che può essere interessante e curioso per i nostri lettori.

Arrivati al venerdì faccio il timone, ossia metto gli spazi su un grafico con il numero delle pagine e la sequenza, decidendo gli argomenti da inserire , tenendo presente sia l’edicola sia il sito, poiché Novella 2000 vive sia di edicola ma anche sito, e, importantissima, di pubblicità, perché i giornali vivono solo se c’è pubblicità e Novella è il settimanale con più pagine di pubblicità, anche perché essendo presente in tutte le sale d’attesta ogni singola copia ha almeno (lo dice un’inchiesta, 19 lettori a numero.

Il sito è gestito da collaboratori validissimi da una web master (credo si definisca cosi) che si chiama Daniele Giannazzo e poi ho la fortuna di avere Niccolo Maggesi che rappresenta il mio filo diretto con il sito. Una volta messo giù il Timone si incominciano a impostare gli impaginati, si ordinano gli articoli, sempre seguendo l’attualità fino all’ultimo minuto, per questo motivo i servizi si mettono e si tolgono si rimettono, si attualizzano.

Negli ultimi anni molti settimanali hanno creato dei contenuti social di approfondimento al giornale in edicola. Ha pensato di seguire questa strada?

I social già ci sono, ma ci tengo a precisare che i social sono molto diversi da quello che sono i giornali, non necessariamente un giornale di successo come Novella 2000 poi si ritrova sui social, difatti credo che come Instagram non abbiamo un’infinità di followers, però sul web funzioniamo alla grandissima. Il nostro sito Novella2000.it ha 15 milioni di visualizzazioni al mese, un’enormità.

Abbiamo il piacere di vederla anche in svariati programmi televisivi. Come è iniziata la sua avventura come opinionista televisivo?

In televisione sono andato per la prima volta in una trasmissione che si chiamava “Mago per un giorno” con il mago Zurlì. Avevo all’incirca 9 o 10 anni. Poi sono andato a Domenica In con Pippo Baudo, perché all’epoca scrivevo per la Domenica del Corriere e scrivevo anche di sanità. Anni dopo mi ha contattato per caso Gianfranco Funari, che in seguito mi ha richiamato dalla terapia intensiva, dopo essere uscito da tre mesi di coma (e volle me a tenere i rapporti con la stampa fino alla fine).

All’inizio in tv ero sempre molto emozionato, tachicardia a mille. Poi sono diventato molto amico di Barbara d’Urso e lei mi volle alla Fattoria nonostante gli autori fossero contrari alla mia partecipazione perché ero un volto sconosciuto, ma lei disse «è spiritoso e lo diventerà».

In queste ultime settimane sono uscite delle vere e proprie bombe sulla prossima stagione televisiva. Ccosa pensa dell’addio di Fabio Fazio alla Rai e dell’ipotetico addio di Barbara d’Urso a Mediaset?

Barbara d’Urso la rivedremo nel suo contenitore Pomeriggio 5 a Mediaset. Canale 5 l’ha voluta assolutamente ancora lì. Per quanto riguarda Fabio Fazio, da quanto ho letto sul Corriere della Sera pare sia andato a guadagnare 300 mila euro in più all’anno oltre ai due milioni e rotti che guadagnava in Rai. Un bel prendere, ma ne fa guadagnare dieci volte tanto. So che la Rai lo avrebbe rinnovato ma lui ha rifiutato, perciò non vedo un allontanamento da parte dell’azienda nei suoi confronti. Non è certo stato una vittima, ha potuto scegliere con chi andare e cosa fare.

Sono cresciute molto le nuove piattaforme online. Pensa che in futuro prenderanno il posto della tv generalista?

Credo che Pier Silvio Berlusconi abbia ragione quando dice la tv generalista è ancora uno strumento di estrema attualità. Basta vedere il bilancio economico del gruppo Mediaset del 2022, non solo è più che confortante, ma è stato un record storico. La televisione generalista rimane numero uno, poi ci sono le nuove piattaforme che sono un po’ difficoltose da seguire, propongono programmi interessanti, molto piacevoli, intelligenti però ci vuole molto tempo, per seguirlo.

Io per esempio non riesco tanto a seguire sempre i programmi, perché bisogna decidere quando vedere una cosa, io la televisione la guardo volentieri ma non è un appuntamento programmato , quando finisco di mangiare magari la guardo, oppure leggo un libro, o guardo i social oppure leggo i siti.

Concludo con ringraziare te Luca per avermi ospitato qui su BubinoBlog.