PURE GILETTI CONTRO MELONI! IN RAI ESAME DEL SANGUE PER SAPERE DI CHE AREA SIAMO?

Massimo Giletti, da poco rientrato in Rai, è stupito per la nuove regole sul par condicio in tv e afferma che la premier Meloni sta dimostrando “una visione arcaica”.

“Pensavo che il nuovo che ci governa oggi facesse un passo avanti e invece continua a fare varianti sull’eredità di un mondo finito. Oggi ci sono i social, perché lì non si mettono regole? Invece vai a irreggimentare in modo ulteriormente folle la tv, mi pare assurdo”, così Giletti intervistato da La Stampa.

Il conduttore in autunno dovrebbe condurre un nuovo talk show in prima serata su Rai3 (ma si parla anche di Rai2), colmando il vuoto creato dalle uscite di Fabio Fazio e Bianca Berlinguer. Ma ora non si capacita di queste farraginose regole che di fatto impantanano la Rai e che hanno fatto insorgere i sindacati.

“Mi stupisce perché Meloni, che reputo una donna intelligente e di grande capacità, è stata eletta senza avere manco mezzo usciere in Rai, senza un esponente nel CdA”, spiega Giletti. “Le idee non si pesano al minuto, non siamo al mercato, se sono buone la gente le diffonde, non sta a vedere il minutaggio”.

E aggiunge che “proprio da lei, da chi ha subito l’ostracismo, non mi aspetto che dia un valore così estremo alla par condicio, è una visione arcaica”. Una visione che gli fa ricordare gli anni del liceo a Torino quando prendeva il tram e c’era scritto di non parlare al conducente. “È questo che vogliono fare”.

“Un’ideologia tranviaria, dove quello che conta è non disturbare il manovratore. Non mi apparterrà mai, io sono un eretico della tv, un disturbatore”, dice Giletti. “Mettiamo che Lorena Bianchetti dentro A sua immagine parli del quinto comandamento, non uccidere, allora deve invitare anche un serial killer?”.

Giletti alla fine non si trattiene: “Tra un po’ arriveranno a fare l’esame del sangue ai giornalisti per capire bene di che area sono. L’imparzialità non è assenza di pensiero. Berlusconi ha vinto con Santoro che gli sparava contro e faceva il 30% ogni giovedì. Hanno il mito della tv che decide, ma non è così”.

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