USIGRAI: ADDIO AMADEUS DURO COLPO. I VERTICI OCCUPANO MILITARMENTE L’AZIENDA

“Il possibile addio di Amadeus ennesimo duro colpo per la Rai”, inizia così il comunicato che sancisce la rottura totale tra i giornalisti Rai, rappresentati in maggioranza dallo storico sindacato Usigrai, e i vertici dell’azienda scelti e voluti dalla premier Giorgia Meloni.

La preoccupazione è tanta tra i giornalisti di Viale Mazzini perché “se per Fabio Fazio non c’è stata una responsabilità diretta di questo vertice (anche se nulla è stato fatto per trattenerlo), in questo caso più fonti sostengono che la scelta dell’artista non sia dettata da ragioni economiche, bensì dalla delusione rispetto all’impossibilità di innovare la Rai”.

“Il possibile addio di Amadeus rischia di essere l’ennesimo duro colpo per la Rai. Una perdita che potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ascolti ed anche sui conti dell’azienda”. L’ormai certo passaggio di Amadeus a Nove è “riconducibile ad un vertice (Ad e Dg) che ha occupato manu militari il Servizio Pubblico”, prosegue la nota stampa Usigrai.

“La Rai a guida Sergio-Rossi è attenta solo alle sollecitazioni della maggioranza di governo e dei partiti in genere. Tace di fronte a norme sulla par condicio, che rischiano di far fuggire altri telespettatori, e investe su costosissimi programmi flop”, conclude la nota. I timori crescono in Rai perché Amadeus potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.

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