LA7: IN AUTUNNO PRESERALE E ALTRE NOVITÀ. GRAZIE A MENTANA E GRUBER 4° RETE DI SERA

Andrea Salerno, direttore di La7, festeggia gli ottimi ascolti dell’emittente che si conferma la quarta più vista in prime time conquistando il 5,54% di share, davanti a Rai3 (5,50%), Rai2 (5,38%), Rete 4 (4,34%), e Nove (3,05%).

Da inizio anno, La7 è stata per 33 volte la terza rete più vista in prime time, mantenendo poi, anche per la prima parte di aprile, i risultati importanti sui target pregiati. La7 è seconda in prime time, alle spalle solo di Rai1, sia tra i laureati (12,89% di share) che tra gli adulti alto-spendenti (11,42%).

Numeri che premiano le scelte della rete, confermandone la vocazione informativa e di approfondimento: «Creatività e un editore forte e coinvolto alle spalle sono la chiave della nostra crescita, commenta il direttore di La7 Andrea Salerno.

Abbiamo lanciato cinque nuovi programmi in prime time, abbiamo fatto crescere i nostri format come “Una giornata particolare” di Aldo Cazzullo e migliorato tutti i nostri programmi storici. La crescita del tg di Enrico Mentana e di “Otto e mezzo” di Lilli Gruber ci ha permesso di essere a marzo quarta rete in prime time. Il 29 aprile parte il rilancio di La7D. Insomma, non ci fermiamo mai».

Se il secondo canale del Gruppo, a fine mese, darà il via a oltre 1500 ore di nuovi contenuti, tra serie tv, film ed eventi sportivi, su La7 arrivano due nuove serate speciali del professor Alessandro Barbero.

Il 1 maggio sarà protagonista di una serata-evento dedicata al tema del lavoro e il 12 giugno di un approfondimento in occasione dei cent’anni dal delitto Matteotti. A giugno, il 7, riparte anche «Eden» di Licia Colò, con uno speciale sull’ambiente.

Appuntamenti che vanno ad aggiungersi agli altri titoli lanciati nel prime time, come il ciclo di inchieste «100 minuti» del duo Alberto Nerazzini e Corrado Formigli, (subentrate al fortunato «La Torre di Babele» di Corrado Augias), «Una giornata particolare» di Cazzullo.

E ancora le «Inchieste da fermo» di Federico Rampini, «In altre parole» di Massimo Gramellini e che si uniscono a pilastri come «Dimartedì» di Giovanni Floris, «Piazzapulita» di Corrado Formigli e «Propaganda Live» con Diego Bianchi «Zoro» e la sua banda.

«Siamo diventati un punto di riferimento per l’intrattenimento “culturale”, la satira e l’approfondimento giornalistico. Ora lavoriamo sul nuovo preserale e su altre novità per l’autunno, aperti a tutti i generi ma coerenti con il nostro racconto — prosegue Salerno —. Il pubblico dimostra di apprezzare e per noi è l’orgoglio più grande”.

Non li abbiamo mai lasciati soli neanche durante gli anni del Covid dove gli altri mandavano repliche. Per la guerra in Ucraina, Mentana ha fatto cento speciali. Abbiamo rischiato. Ripeto: quale editore privato l’avrebbe fatto? La concorrenza è sempre e solo uno stimolo a fare meglio. Rischieremo ancora».

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